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GLOBAL NOTIZIE

Idv, Donadi sfida Di Pietro: «Basta, ci stai portando a sbattere»

2 Agosto 2012 , Scritto da tntnews Con tag #CRONACA ESTERA

ROMA - «Caro Tonino, o parli subito per recuperare un rapporto chiaro e forte con il centrosinistra o indiciamo un congresso straordinario e discutiamo la linea una volta per tutte, perché lungo questo piano inclinato in cui stai portando l’Idv io non mi riconosco più». Massimo Donadi, capogruppo dell’Idv alla Camera dei deputati, è un moderato nei toni e nei modi, ma oggi non le manda a dire. Dopo la rottura con Bersani, è gelo anche tra Di Pietro e Vendola? «Innanzitutto trovo poco edificante che in un momento difficile per il Paese come questo, in cui ci sarebbe bisogno del massimo della coesione tra le forze del centrosinistra, prevalgano tra i leader, tutti, posizioni e atteggiamenti personalistici e di bandiera. In ogni caso, non credo sia possibile rompere dieci anni di centrosinistra con una conferenza stampa, quella tra Bersani e Vendola. Dev’essere l’Idv a decidere se starci o meno, dentro il centrosinistra, determinando il proprio futuro. Purtroppo, negli ultimi mesi non si è fatto nulla da parte nostra per costruire il centrosinistra, ma si è cercato lo scontro e la polemica a tutti i costi con gli alleati, oltre a tenere un atteggiamento aggressivo verso Napolitano. Un chiarimento è indispensabile, dentro l’Idv, altrimenti scivoliamo su un piano inclinato rispetto a cui siamo già verso la rottura dell’alleanza. Da Di Pietro devono arrivare parole chiare e urgenti, altrimenti che siano gli organismi dirigenti dell’Idv a decidere. Gli unici titolati a farlo, peraltro». Dove ha sbagliato, Di Pietro? «Vede, una cosa è polemizzare con il Pd perché sostiene il governo Monti, altro è alzare i toni ad ogni costo perché ha compiuto una scelta difficile che comunque merita rispetto. La stessa cosa vale nei confronti del capo dello Stato. Infine, anche evocare e poi teorizzare l’alleanza con Grillo fa scivolare l’Idv lungo quel piano inclinato. E trasformerebbe, peraltro, l’Idv in un'altra cosa, mai decisa. Due anni fa abbiamo fatto un congresso il cui slogan era Dalla protesta alla proposta e ora che facciamo, il passo del gambero? Cos’è, movimentismo di ritorno? Io prima di lasciarmi scivolare fuori dal centrosinistra voglio provarle tutte a costo di aggrapparmi con le unghie e i denti». Alternative? «E’ stato convocato un esecutivo nazionale per il 20 settembre all’interno della Festa di Vasto ma temo saremo già fuori tempo massimo. Va anticipato al più presto. Un grande partito come l’Idv deve e può discutere interpellando la propria base e convocando un congresso straordinario anticipato. La linea politica non può essere stravolta senza discussione e la nostra dice alleanza di centrosinistra. Infine, Tonino deve fare chiarezza, già nelle prossime ore e dire al partito e agli alleati se vuole ricucire con il centrosinistra per governare il Paese o fare altro dall’alleanza con Grillo in giù». C’è il rischio di una scissione? «Non voglio neanche sentirne parlare: milito da 13 anni nell’Idv e qui voglio restare, anche se nelle ultime settimane faccio fatica a riconoscerla. L’Idv è una grande forza stabilmente collocata nel centrosinistra e là deve rimanere. Chiedo a Tonino, che nel suo passato di pm e di ministro è stato riconosciuto da tutti come uomo leale e generoso, di assumersi le sue responsabilità. Il tempo è ora». http://www.ilgazzettino.it
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